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L’intervista ad Alessia Tasso: Piazza 40 Martiri, pedonale o no? Le strade potenzialmente sono tutte aperte e percorribili

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La nuova gradevole silhouette della piazza inizia a emergere chiaramente. Per i Ceri i lavori saranno conclusi o verrà riaperta solo in parte?

I cittadini se lo sono sempre chiesto, alcuni intimoriti all’idea e altri sperandoci: la nuova Piazza 40 Martiri sarà pedonalizzata o no? La domanda sta diventando sempre più urgente.
Nel corso dell’ormai celebre confronto avvenuto a Link su TRG fra il sindaco Vittorio Fiorucci e l’ex amministratore Filippo Mario Stirati, non è stata fatta chiarezza. Da un lato, Fiorucci ha cercato di incalzare Stirati sul tema ma non ha poi controbattuto di fronte alla risposta dell’ex primo cittadino: “si tratta di una scelta politica che adesso potete fare voi”.

Abbiamo intervistato Alessia Tasso che sul punto chiarisce: “Il destino della piazza, visto che nessun progetto è immutabile ed è quindi possibile fare varianti e valutazioni diverse, è attualmente in mano alla nuova Amministrazione. Se la loro intenzione è quella di mantenerla con l’uso che ha avuto fino a oggi, sarà possibile farlo. Certo, sarebbe il caso a un certo punto di manifestarle queste intenzioni e volontà legittime. Senza lasciare questioni irrisolte, assumendosi la responsabilità del fatto che da ora in poi tutto quel che succede compete a loro”.

Intanto il gruppo consiliare di Liberi e Democratici ha presentato un ordine del giorno per “pedonalizzare Piazza 40 Martiri una volta conclusi i lavori”.

Ma andiamo con ordine. Tasso spiega che le risorse necessarie al rifacimento della piazza “sono state prese in relazione a un bando che riguardava non tanto la manutenzione ordinaria di uno spazio, quanto la riqualificazione e rigenerazione urbana di ambiti “degradati”. Questi lavori non riguardavano soltanto una ripavimentazione o un rifacimento delle reti. Anche questo, ovviamente, dato che l’area per come ce la ricordiamo prima era devastata. Una parte di questo studio, che è stata poi sviscerata e approfondita con ANCSA (Associazione Nazionale Centri Storico Artistici), riguardava l’uso degli spazi. Proprio perché l’intervento doveva essere strettamente legato all’uso dello spazio, la volontà era quella di destinare, se non completamente, almeno una parte della nuova area riqualificata all’uso vero e proprio di una piazza. Il nostro progetto prevedeva la presenza di varchi per la regolazione del traffico all’imbocco delle Logge e la nostra idea era quella di pedonalizzare e rivitalizzare l’area”.

Alessia Tasso specifica poi che i lavori attualmente in corso in Piazza 40 Martiri erano parte di una visione e di un’idea progettuale più ampie, che avrebbero riguardato anche le altre aree, come il parcheggio, la rotatoria, la parte dell’abside di San Francesco. “Il senso, l’obiettivo vero del progetto non era soltanto quello di ripavimentare uno spazio e illuminarlo meglio, ma anche modificare un po’ le abitudini d’uso, sempre in maniera graduale e comunque reversibile”.

Un paio di anni fa, nel corso di un incontro aperto alla cittadinanza a Palazzo Pretorio, dei tecnici avevano sollevato una questione rispetto allo spazio occupato dalla rotatoria e soprattutto dalla carreggiata fra il convento di San Francesco e il parcheggio, considerata talmente e inspiegabilmente larga da poter ospitare quattro corsie di marcia. Tasso spiega che questa valutazione è stata una di quelle alla base del progetto riguardante la piazza: “C’era molto più asfalto che camminamenti, verde e percorsi pedonali. Per non parlare della sproporzione nell’uso della piazza, fra la parte enorme destinata alle auto e quella più ridotta per i pedoni”.

Chiediamo all’ex vicesindaca anche un commento rispetto alle contestazioni tecniche che ciclicamente compaiono sui giornali o sui social: “Ho massima e totale fiducia nei progettisti, nella direzione dei lavori e nell’impresa, tutti e tre soggetti che hanno una elevatissima qualificazione e una grande esperienza professionale”. “C’è un appalto, ci sarà un collaudo”, aggiunge Tasso ed effettivamente viene da chiedersi chi mai, da professionista di esperienza che esegue lavori in tutta Italia, penserebbe di compromettersi facendo interventi a caso o piazzando mattoni alla rinfusa. Attualmente, comunque, il dovere di vigilare sui cantieri spetta all’attuale Giunta, che immaginiamo stia facendo le opportune verifiche.

“Al di là di quella che era la visione progettuale della precedente Amministrazione e del merito che fuor di dubbio abbiamo avuto nell’ottenere dei fondi per riqualificare un luogo ridotto a essere una misera rotatoria asfaltata a ridosso di uno dei centri storici più belli d’Italia – conclude Tasso con una notazione politica – Attualmente, però, c’è un’altra Amministrazione in carica. Questa ha il compito di prendere quello che è stato fatto prima ma ha anche il dovere di dare delle direttive e di prendere delle decisioni. Quindi, chiarita l’idea che avevamo noi, adesso sarebbe importante capire qual è l’idea che hanno loro”.

Ancora non è stata svelata, effettivamente. Quindi, pedonale sì o pedonale no? Pedonale sì, ma solo in parte? I cittadini dovranno ancora attendere per saperlo. Dal canto nostro, noi nutriamo anche una speranza: quella, prima o poi, di non dover più vedere automobili e veicoli addossati davanti alla facciata della Chiesa di S. Francesco (talvolta anche parcheggiati selvaggiamente quasi a coprire il portone) e al monumento dedicato a S. Francesco e il lupo che si trova lì a fianco.

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