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Torna a risplendere il giardino di Villa Fassia

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Lo storico parco è stato sottoposto a un importante lavoro di restauro utilizzando fondi del PNRR e diverrà visitabile.

Il giardino di Villa Fassia è tornato allo splendore originario dopo una serie di lavori di restauro portati avanti dall’attuale proprietà, che ha potuto beneficiare di un contributo di quasi 400mila euro del PNRR. Gli interventi si sono concentrati sulla parte vegetale con potature e sistemazioni del verde, ma anche su parti di edilizia che il tempo stava completamente cancellando. È stato così per la grande scalinata che dal viale di accesso conduce fino alla villa, degradata dagli anni e praticamente quasi cancellata dalla vegetazione.

Il giardino di Villa Fassia è stato realizzato nel 1937 da Pietro Porcinai, uno dei più importanti paesaggisti italiani, sicuramente il più famoso del XX secolo. Porcinai aveva solo 27 anni quando progettò il giardino di Villa Fassia, una delle sue prime opere importanti, richiesta da un committente importante quale il principe Mario Ruspoli (1867-1963) a quel tempo proprietario della villa.
Porcinai nel suo progetto sposò l’idea che il giardino dovesse essere un continuum con la villa, quindi vere e proprie stanze all’aperto delimitate da siepi di bosso, da alberi e che soprattutto potesse invitare alla contemplazione e all’armonia del paesaggio circostante.

Negli anni Quaranta la villa venne acquistata dall’industriale milanese Senatore Borletti (1880-1939) e ancora oggi gli eredi ne detengono la proprietà.
La villa ha ospitato nel corso del Novecento alcuni protagonisti della storia d’Italia invitati. Tra gli ospiti si ricordano Enrico Mattei, Arturo Toscanini e sua nipote Emanuela Castelbarco, Victor Alberto De Sabata, e Don Carlo Gnocchi, beatificato nel 2009 da Benedetto XVI, che proprio nella cappella della villa celebrò il matrimonio tra Elena Mancini Griffoli e Carlo Felice Musini nel 1955 (foto).

“I lavori sono stati eseguiti quasi interamente da ditte eugubine – ha spiegato la responsabile del progetto di restauro Carla Schiaffelli – che hanno partecipato con competenza ma anche con passione”. Il parco rimarrà a disposizione di tutti coloro che vorranno visitarlo, visto che i fondi del PNRR destinati al recupero di parchi e giardini storici hanno come condizione che l’investimento renda il bene finanziato accessibile a tutti.

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