La diocesi di Gubbio è pronta a trasformare le tavole in luoghi di condivisione e i volti in sorrisi di benvenuto. Sarà un’occasione preziosa per creare ricordi indelebili nei cuori dei giovani ospiti, lasciando un’impronta indelebile della terra umbra e della sua fede.
Questo momento speciale rappresenta anche un’opportunità per parrocchie, associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali di mettersi al servizio, vivendo un’esperienza di fede ancora più coinvolgente durante il Giubileo. Le famiglie interessate possono candidarsi a ospitare i pellegrini compilando il modulo disponibile sul sito www.diocesigubbio.it. La candidatura sarà successivamente vagliata e confermata dall’ufficio di Pastorale giovanile (Upg), che coordinerà tutta l’organizzazione.
Cosa offrono le famiglie
Alle famiglie ospitanti viene richiesto di offrire: vitto, alloggio e trasporto fino ai luoghi di incontro prestabiliti. Per supportare le famiglie in questa esperienza, l’ufficio di Pastorale giovanile sarà a disposizione per fornire informazioni, chiarimenti e momenti di formazione.
Don Nardelli: un aiuto per accogliere
“Portiamo ancora nel cuore la splendida esperienza della Gmg di Lisbona del 2023 – spiega don Mirko Nardelli, responsabile dell’Upg diocesano di Gubbio -, dove abbiamo vissuto il calore dell’ospitalità nelle case, come fossimo in famiglia. Già allora immaginavamo l’occasione che avremmo avuto durante il Giubileo del 2025 per restituire questo dono. Ora, con l’iniziativa ‘Famiglie Accoglienti’, invitiamo tutte le famiglie della nostra diocesi ad aprire le porte della loro casa ai giovani pellegrini diretti a Roma. Chiediamo aiuto per accogliere il maggior numero possibile di ragazzi e dimostrare ancora una volta come la nostra comunità sia un esempio di apertura e accoglienza, nel solco della tradizione che ci hanno trasmesso i nostri santi Ubaldo e Francesco”.
Giorgia: esperienze bellissime
Giorgia Lauri ha 27 anni e ha partecipato a due Giornate mondiali della gioventù, quella di Cracovia nel 2016 e a Lisbona lo scorso anno.
“Sono iniziative bellissime – dice – che fanno vivere un’esperienza grande di comunità e di unione ai giovani di tutto il mondo. E la parte più bella di questo grande evento mondiale è proprio quella dell’ospitalità nelle case di persone che volontariamente si rendono disponibili a darti un letto, dei pasti caldi e ad accoglierti proprio come parte della famiglia. È bello proprio per questo, perché tu diventi quasi un altro membro di queste famiglie che ti accolgono durante la Gmg”.
Da quest’anno, Giorgia fa parte dell’equipe diocesana di pastorale giovanile. “Mi sto impegnando proprio perché tutti conoscano la bellezza di essere ospitati nelle famiglie e di ospitare a nostra volta i giovani pellegrini che verranno in Italia il prossimo anno, per partecipare al Giubileo. Ecco, poter ospitare è sicuramente il modo migliore per partecipare a questa iniziativa dell’estate prossima che riguarda nello specifico i giovani. Questa necessità di ospitare i ragazzi nelle nostre famiglie ci permette di partecipare tutti, anche chi non ha più l’età per poter andare a Roma”.