Prima le infiltrazioni d’acqua in uno degli arconi, poi i sali che hanno imbiancato la pavimentazione della piazza. Il Comune di Gubbio ha aperto un confronto con la direzione dei lavori. Nel corso di una riunione tenutasi lo scorso venerdì 8 novembre, rispetto alla prima problematica, pare che la direzione dei lavori addebiti all’amministrazione Stirati alcune responsabilità: di fronte alla richiesta di poter intervenire sulla rete delle infrastrutture della piazza, specialmente quelle utili alla raccolta dell’acqua nella zona della perdita, il Comune di Gubbio avrebbe detto no.
L’assessore ai lavori pubblici Spartaco Capannelli aveva dato a intendere ai microfoni di Media Video News che fosse mancato un certo controllo da parte della giunta precedente, che non avrebbe monitorato l’avanzamento dei lavori con la necessaria puntualità. Tuttavia, lo stesso assessore ha ribadito, come già detto in precedenza, che: “nel momento in cui tu collaudi un’opera c’è scritto proprio a caratteri cubitali ‘l’opera è realizzata a perfetta regola d’arte’. Non credo che in questo caso questi lavori possano essere sottolineati con questa dizione”.
“La piazza è stata terminata, seppur non collaudata. C’è un’infiltrazione sul primo degli arconi, dove non si erano mai verificate prima problematiche di questo tipo”, rileva l’assessore Capannelli.
L’unico dato di fatto, per ora, è che lo scorso 28 aprile la piazza è stata inaugurata nella piena consapevolezza di aver lasciato dei puntini di sospensione rispetto alle ultime rifiniture. A ridosso della Festa dei Ceri si era reso necessario il rinvio della conclusione dei lavori, tuttavia i l’impermeabilizzazione della piazza non è più stata eseguita.
L’altra questione, più evidente all’occhio e che anche per questo ha acceso la discussione fra i cittadini, è quella delle infiorescenze biancastre sui mattoni della piazza. Addetti ai lavori, e non, ipotizzano possa trattarsi di salnitro e che il problema si risolverà spontaneamente nel giro di pochi mesi. L’assessore Capannelli informava più cautamente che: “sono valutazioni che vanno fatte col direttore dei lavori. Si potrebbe ragionare su un’ipotesi di trattamento, il problema potrebbe essere il parere della Sovrintendenza competente, che potrebbe dare un diniego rispetto a un trattamento su un materiale fatto a mano”.
Intanto, all’esito della riunione dello scorso venerdì, sarebbe stata programmata per questa settimana la ripulitura meccanica della piazza, mediante spazzolatura. Non è chiaro se il problema potrà ripresentarsi o meno ed è già evidente che le parti della piazza non esposte al sole siano a rischio anche di comparsa di muschi e licheni. L’iconica Piazza Grande aveva bisogno di qualche accortezza in più? Magari a partire da un’attenta valutazione rispetto ai materiali più idonei e alle controindicazioni che ognuno di questi poteva presentare. I dubbi dovranno essere sciolti in fretta, prima che si sciolgano i primi fiocchi sulla città di pietra: come reagirà un materiale artigianale così poroso alle prime gelate o a qualche nevicata?