Ha ripreso a correre il Gubbio di Roberto Taurino, che si risolleva dopo le due sconfitte consecutive di Arezzo e in casa con la Torres, mettendo in fila altrettante vittorie di fila e per giunta entrambe in trasferta. Dopo il successo in rimonta di sette giorni fa a Pineto, alla nona giornata i tre punti sono arrivati da Legnago per merito di un gran gol di Giacomo Rosaia, da poco entrato in gara.
È stata una gara non facile sul terreno dell’ultima della classe, ma la posizione dei veneti non deve trarre in inganno. Se infatti la squadra dei primi sei turni con Gastaldello in panchina era un vero e proprio colabrodo, quella che ha affrontato il Gubbio è tutt’altra cosa dopo l’avvento in panchina di Contini e quindi il successo rossoblù è molto importante per il morale e per la classifica.
Continuano le difficoltà in avanti, ma l’assenza contemporanea di due terzi dell’attacco titolare immaginato in estate non è semplice da metabolizzare. E dunque i tanti punti ottenuti in queste prime nove giornate e con così tante difficoltà sono un bottino di cui essere orgogliosi in attesa di tempi migliori in tema di giocatori infortunati. Senza nulla togliere a tutta la squadra, della trasferta di Legnago va però messa in risalto la prestazione dei due Giacomo: Venturi e Rosaia. Il portierone ha sfoderato di nuovo una prestazione super, chiudendo la saracinesca sul finire del primo tempo, quando il Legnago ha avuto una raffica di occasioni in pochi minuti. Il centrocampista si è dimostra ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) un grandissimo professionista, uno che lavora a testa bassa, in silenzio e che si fa trovare pronto in ogni occasione, sia che inizi tra i titolari, sia come oggi quando viene chiamato a gara in corso. In Veneto ha condito il suo ingresso in campo con una splendida rete che ha regalato i tre punti alla squadra rossoblù. Tra una settimana si torna a giocare al Pietro Barbetti, domenica 20 ottobre alle ore 15 contro il Pontedera, con l’obiettivo di ritrovare il filo della vittoria anche nelle gare casalinghe.