Il problema dei cinghiali nelle città non lo scopriamo di certo oggi, anche a Gubbio. Già da anni, periodicamente nelle parti più alte del centro storico gli avvistamenti di questi animali selvatici sono numerosi. Parco Ranghiasci e tutta l’area a contatto con il tratto a monte delle mura urbiche sono le zone più esposte. Gravi danni si possono facilmente rilevare lungo i sentieri e le strade dei monti Ingino e Ansciano.
Da qualche tempo però le incursioni si spingono sempre più all’interno del centro storico. Da vari avvistamenti sembra che un esemplare in particolare vada a cercare il cibo nei secchi della spazzatura soprattutto tra il parcheggio della Funivia, San Marziale, via XX Settembre, via Sperelli e, dalla notte di Ferragosto, addirittura in via Savelli della Porta.
In quella serata in cui fuori dai portoni c’erano i raccoglitori della carta, l’animale è arrivato nella sua ricerca davanti a un noto ristorante di quella via e, dopo averlo rovesciato, è riuscito ad aprire il grosso contenitore per la raccolta dell’organico. Dopo aver banchettato per diversi minuti, il cinghiale ha percorso tutta via Savelli della Porta in direzione via Dante, ha girato in via Sperelli, quindi dall’archetto è tornato in via XX Settembre per poi dileguarsi lungo via Colomboni, il Primo Buchetto, riprendendo la via del monte. Poche sere prima, in via XX Settembre aveva rovesciato a sparso in strada un secchio per la raccolta dell’RSU, non trovandoci nulla di commestibile ma causando un evidente disastro.
Non sembra un problema di facile soluzione, nonostante qualche facilone o facilona sui social abbia trovato immediatamente il vulnus nel comportamento dei residenti o degli operatori commerciali, perché è del tutto evidente che un animale che pesa un quintale o forse più non ha la minima difficoltà a rovesciare e poi aprire anche contenitori di grandi dimensioni, per quanto correttamente chiusi. E soprattutto, ormai ha ben presente il tragitto che lo porta in tutta tranquillità anche in vie relativamente lontane dagli accessi al monte e dunque non mancheranno ulteriori incursioni.
Va trovata una soluzione anche per evitare problemi di igiene, visto che per aprire i secchi e i bidoni agisce anche con la bocca e imbratta contenitori che poi devono essere riportati all’interno delle abitazioni.