Il caso emblematico di Ceramiche Noi, azienda tifernate costretta a rimodulare orari di lavoro con turni dalle 5 di mattina per sopravvivere
“Anche ai massimi livelli istituzionali europei come avvenuto oggi, le eccellenze artigianali del nostro territorio sono balzate agli onori della cronaca internazionale a testimonianza del dinamismo della nostra realtà, al tempo stesso prerò esempio emblematico della sofferenza in cui versano le aziende a maggiore vocazione energivora come quelle del settore delle ceramiche. Ora più che mai, anche dopo questo passaggio significativo in ambito europeo, con la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen che nel corso di un suo intervento sul “caro energia” fa proprio riferimento al caso della Cooperativa, Ceramiche Noi di Citta’ di Castello e dei suoi dipendenti costretti per sopravvivere a rimodulare gli orari di lavoro con le turnazioni che iniziano alle cinque di mattina per risparmiare sui costi, occore mettere in atto da subito misure strutturali concrere al fine di non pregiudicare le eccellenze produttive come quella citata dalla Presidente e tante altre in settori artiginali ed industriali diversi”. E’ quanto dichiarato dal sindaco di Città di Castello in riferimento alla parte dell’intervento della presidente della Commssione Europea Ursula von der Leyen che evidenzia il caso della Cooperativa Ceramiche Noi e il disagio che le famiglie con figli soprattutto devono sobbaccarsi con grande dignità e dedizione per sopravvivere.
“Come tutte le aziende del nostro territorio – ha concluso il sindaco – avranno sempre il comune dalla loro parte”. In occasione della recente mostra “Extra terris” che si è svolta a Città di Castello presso il palazzo del Podestà, che ha registrato tra l’altro la presenza di Ceramiche Noi, il segretario dell’associazione Italiana città della Ceramica, Giuseppe Olmeti aveva lanciato a nome di tutto il settore un vero e proprio appello alle istituzioni ad attuare interventi immediati per scongiurare chiusure delle aziende.