Verrà inaugurata Sabato 17 settembre al Polo Scientifico Museale “Malakos” , la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa, con circa 600mila esemplari catalogati – Riferimento mondiale della scienza e malacologia
Il mare e i prodigi della natura ad “occhi chiusi”: una mostra, unica nel suo genere, per tutti ed in particolare anche per persone con disabilità visiva inaugura il nuovo corso del Polo Scientifico museale Malakos, diretto dal Professor, Gianluigi Bini, che sarà gestito, con la formula della co-progettazione per altri tre anni, dall’Associazione Malacologica Onlus, a seguito del nuovo affidamento del comune. “Il mare e i sensi” o “Sensory exhibition” è un’implementazione del percorso espositivo principale che permetterà la fruizione da parte di tutto il pubblico anche da parte di persone con esigenze speciali” – ha spiegato, Debora Nucci, biologa, responsabile della direzione operativa del museo e di tutte le iniziative didattiche del Museo Malakos. La mostra, che verrà inaugurata sabato 17 settembre alle ore 17, finanziata con il fondo “Piccoli musei”, ha sei postazioni interattive, dedicate ai vari ambienti marini. In ognuna il pubblico potrà prendere in mano (tatto) esemplari di conchiglie grandi e piccoli tipici della zona analizzata, sempre molto accattivanti, dai colori brillanti e osservare con la lente i dettagli più fini (vista). Scatoline odorose (odorato) sapranno trasportare i visitstori con i loro profumi nel cuore dei tropici o nelle assolate coste Mediterranee. Mattonelle parlanti narreranno storie e leggende di mare (udito), prismi trasparenti dalle mille facce daranno l’illusione del riverbero delle acque cristalline: i profumi verranno diffusi durante gli eventi da particolari lampade che ricordano le esplorazioni di terre vergini. Ogni postazione avrà anche due libri da sfogliare, con segnalibro per leggere citazioni e poesie. Le didascalie saranno sotto forma di messaggio nella bottiglia, che ricorda le storie e d i film sul tema marinaro. Inoltre approfondimenti a forma di cubo sapranno dirre di di più grazie a QR Code, Codici sonori, foto d’autore, disegni d’artista esclusivi, video e altri contenuti multimediali da scoprire con il proprio cellulare. Un’esplorazione a 360° per grandi e piccini. Ci sarà una postazione di lettura con tappeto e cuscini. La grafica è progettata dall’Associazione e prevede stampe in forex, didascalie a cubo, messaggi in bottiglia e vele mobili. La mostra è mobile, può spostarsi in base alle necessità di pubblico grazie ai “bauli del tesoro. “Abbiamo in previsione di contattare l’Associazione Nazionale Ciechi per una collaborazione attiva, per sviluppi futuri e per creare fruibilità ed eventi per non vedenti e ipovedenti; questo avverrà anche con le associazioni locali e gruppi di sostegno per ragazzi disabili. La mostra è progettata per tutte le fasce di età, modulabile e in doppia lingua per il pubblico straniero. Sono previsti e progettati eventi collaterali alla mostra sensoriale per bambini, adulti e gruppi organizzati: visite guidate diurne, in notturna grazie a luci “da spiaggia” e fruibile sia in estate che in inverno”, ha concluso Debora Nucci nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo corso di Malakos, alla presenza dell’assessore alla Cultura del comune, della presidente della Cooperativa “Il Poliedro”, Alessandra Garavani, gestore del polo museale Garavelle e della dirigente del settore Cultura del comune, Giuliana Zerbato. Nei prossimi tre anni il museo, la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa, con circa 600mila esemplari catalogati, proseguirà le attività di didattica, laboratorio e promozione, con percorsi studiati per gli adulti e implementerà la collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali, ospitando una serie di convegni tra cui un dedicato agli squali. Malakos inoltre sarà sempre più “hi-tech” grazie al potenziamento canali digitali con un “podcast” su Spotify e un canale you tube. Articolato e diffuso sul territorio anche il programma didattico per le scuole. Gli operatori del polo scientifico-museale saranno formati per praticare educazione informale, metodo hands-on e tinkering, atelier per infanzia e nido ed educazione superiore, in grado di proporre un ampio ventaglio di attività, sia in museo che a scuola, con il laboratorio mobile e on line. Le attività saranno disponibili dal 13 settembre 2022 fino al 30 luglio 2023 per le scuole e fino a settembre 2023 per i centri estivi, sei giorni su sette. Un ventaglio di 46 diverse attività didattiche il cui dettaglio è disponibile su www.malakos.it alla voce “proposta didattica” rappresenterà le unità di didattica ordinaria. “Malakos è per definizione il museo della sperimentazione e per la prima volta l’Amministrazione comunale è ricorsa alla procedura della co-progettazione per affidare la gestione della struttura”, ha precisato l’assessore alla cultura. “Il nuovo corso – hanno concluso dall’assessorato alla Cultura – sarà inaugurato da una mostra sensoriale, “Il mare ed i sensi”, Sensory Exibition”, che permetterà anche ai pubblici con bisogni culturali specifici, in questo caso con disabilità visiva, di accedere al museo e di conoscerne l’affascinante mondo.” Museo, unico in europa senza barriere. L’inclusività è la parola d’ordine del 2022 per i beni culturali di Città di Castello ma di tutto il comprensorio Altotiberino. Anche il progetto RIM, finanziato di recente dalla Regione a cui aderiscono sette comuni e 15 strutture museale ha puntato sul potenziamento dell’accessibilità grazie anche alle nuove tecnologie. “Per questo motivo abbiamo pensato che una mostra in grado di parlare a tutti potesse essere il modo giorno per intraprendere il nuovo cammino che conferma l’associazione Malakos Onlus come gestore del museo su un progetto ambizioso definito insieme all’Amministrazione comunale grazie ad un’opportunità offerta dal Codice del Terzo Settore, la co- progettazione.“ Il progetto futuro di potenziamento del museo Malakos, vista la vastità dei materiali presenti nelle collezioni, prevede un rinnovo parziale delle specie e dei concetti biologici esposti, sia in funzione delle ricerche scientifiche condotte e soprattutto in funzione delle richieste e degli interessi che giungono da parte dei visitatori; in primo luogo dalle scolaresche locali e non. Attualmente l’attività di ricerca svolta dal museo è in stretta collaborazione con quella organizzata e gestita dal Museo Nazionale di storia Naturale di Parigi, in particolare la ricerca verte sulle faune abissali della Corsica, reperita nel corso di tre campagne oceanografiche svolte dallo stesso museo, ma parallelamente anche da una vasta opera di revisione a livello mondiale del complesso faunistico della famiglia Xenophoridae, lavoro la cui conclusione non è prevista prima di un anno e mezzo. Di pari passo ci sarà anche la valorizzazione e divulgazione scientifica del territorio attraverso la collaborazione con associazioni e centri culturali locali per implementare l’offerta di eventi e la diffusione dell’immagine del Museo, promuovendo eventi di realtà culturali, artistiche, scientifiche e sociali del territorio all’interno degli spazi del museo, fra cui Il Circolo degli esploratori, Tipografia Grifani Donati, ecc. Prevista anche la progettazione di centri estivi presso il Museo: una proposta culturale e scientifica per piccoli esploratori.
LA SCHEDA – MUSEO MALAKOS
E’ la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa, con circa 600mila esemplari catalogati. Il museo presso Villa Cappelletti è il frutto del lavoro decennale del biologo Gianluigi Bini, fiorentino di nascita ma tifernate d’adozione, che ha raccolto e studiato circa 15mila specie diverse, provenienti da ogni angolo del mondo, dal Polo Nord al Mare Adriatico. Il Museo. Malakos, a piano terra di Villa Capelletti, nel complesso del Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” si compone di quaranta teche e quasi 3000 esemplari, disposti come un viaggio esplorativo del mondo attraverso le conchiglie di tutti i mari. La sezione di biologia introduce al mondo dei molluschi con le loro incredibili curiosità; la sala di paleontologia ricostruisce come si è formata la terra con esemplari di invertebrati del lontano passato. Le sale di biogeografia illustrano la fauna e le abitudini di vita di ogni mare. Inoltre le teche propongono ambienti inusuali come i pericolosi mangrovieti e le zone abissali, esemplari curiosi come lumache di terra dalle dimensioni decisamente extralarge e predatori marini dal veleno mortale. Malakos ospita al suo interno anche un’imponente barriera corallina, ricostruita da materiali di un sequestro del corpo forestale dello stato con specie mai viste. .” Il polo scientifico, Museo Malacologico, “Malakos”, è aperto al pubblico dal martedì al venerdì: 10-12,30 e 15-17, il week-end e festivi fino alle 18. Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e 1 gennaio. Info: 349.5823613 – 075.8552119. www.malakos.it, info@malakos.it, FB e IG: museo malakos. Il Museo è su Google Arts and Culture ed è possibile fruire di foto ad alta risoluzione dei fotografi Anna Fabrizi ed Enrico Milanesi. Google Arts ad Culture: Museo malakos.