“Cari eugubini,
ci siamo voluti prendere qualche giorno per riflettere a fondo su quanto di veramente importante è accaduto in queste elezioni comunali.
In premessa vogliamo ringraziare, una ad una, tutte le persone che si sono ritrovate nel nostro progetto e hanno deciso di darci fiducia con il loro voto. Grazie davvero.
Iniziamo questa riflessione partendo dal dato oggettivo più difficile da accettare: la destra al governo della città a causa delle divisioni di tutto il fronte di sinistra. Questa è la situazione che più ci addolora e che, sin dall’inizio degli incontri con le forze politiche abbiamo tentato di scongiurare, totalmente inascoltati, e che mai avremmo voluto vedere. Abbiamo perso tutti, ognuno con le proprie convinzioni.
A chi, per screditarci, parla oggi di festeggiamenti, rispondiamo che sono stati riportati oggettivamente i dati per testimoniare la fiducia che i tanti elettori ci hanno dimostrato, pur sottolineando l’amarezza per il risultato del voto.
Come tutte le forze di centrosinistra, pure noi stiamo riflettendo sulle responsabilità e sui risultati prodotti anche dalle nostre scelte e siamo qui per chiarire a tutti gli elettori i motivi che le hanno prodotte.
Per prima cosa vogliamo sottolineare che le sofferte decisioni di Gubbio Città Futura sono state prese non da pochi ma in assemblee molte partecipate e sono state fortemente condizionate da come lo scenario pre-voto si stava evolvendo.
Come è noto, alcuni componenti del gruppo dirigente del Patto Avanti hanno infatti progressivamente escluso dal tavolo ufficiale prima Della Porta, poi Tognoloni, i quali hanno poi intrapreso percorsi personali in autonomia; tavolo dal quale erano già usciti Gubbio Città Europea e il Partito Comunista. Da ultimo, gli stessi dirigenti hanno poi costretto anche noi ad abbandonare il tavolo comune del Patto, cercando di imporre impraticabili primarie a ridosso delle elezioni, che avrebbero generato ulteriori divisioni tutte a vantaggio del centrodestra.
Queste esclusioni sono state testimoniate più volte da tutti e tre i candidati e tutti i dettagli sono descritti nei report degli incontri tra le forze politiche, che noi abbiamo sempre redatto.
Abbiamo cominciato ad ascoltare la voce dei cittadini già dallo scorso anno, ed è attraverso questo che ci siamo convinti della necessità di proporre un nuovo progetto politico. Lo abbiamo detto con forza fin da subito, ma invano.
E fino all’ultimo giorno utile abbiamo avuto e proposto a tutti la piena disponibilità a rinunciare alla candidatura di Leonardo Nafissi, che ha sempre posto il “noi” davanti all’“io”, pur di raggiungere un obiettivo di unità che avesse alla base un nuovo e credibile progetto per battere le destre.
Il mancato accordo, lo vogliamo ribadire, non è stato un problema personale ma è stato il frutto di una diversa visione politica rispetto alle aspettative dei cittadini: un nuovo progetto politico da un lato e la piena continuità amministrativa dall’altro.
I risultati del voto, come ormai noto, hanno confermato la necessità di un nuovo progetto politico: in sintesi i quattro quinti degli elettori chiedevano un cambiamento, ma sembra che alcuni non abbiano tuttora compreso il volere degli eugubini. Molti cittadini hanno scelto le liste del Patto Avanti senza votare la relativa candidata a sindaco; al contrario, molti cittadini hanno votato per Nafissi sindaco pur non scegliendo liste a lui collegate, dando fiducia alla novità del progetto che questo candidato incarnava.
Rappresentare il nuovo non significa demonizzare in blocco tutto il lavoro svolto per dieci anni da chi ha amministrato la città: pur vedendo punti di miglioramento, non lo abbiamo mai fatto.
E rimandiamo al mittente le accuse di vendette o di questioni personali sollevate senza prendere atto del dato politico emerso dal voto. La forza di un gruppo di oltre 160 persone – con tanti giovani interessati alla politica, che si sono riconosciute in un’associazione credibile e che hanno lavorato a un progetto nuovo per la città – non può nascere da un fatto politico risalente al passato. Non ci sono personalismi di sorta e chi ben conosce Nafissi sa che tali comportamenti non gli appartengono.
Oggi il problema di Gubbio Città Futura è lo stesso di tutti i cittadini che si ispirano ai valori del centro-sinistra: non essere rappresentati al ballottaggio. E purtroppo la nostra proposta, contro tutti i fuorvianti sondaggi, seppur abbia conseguito un risultato straordinario con oltre il 20%, non è riuscita per pochi voti a salvare la città dalla vittoria delle destre.
Questo deve significare, per noi in primis e per tutte le forze politiche progressiste, assumersi una grande responsabilità: quella di collaborare per ricostruire e dare un nuovo volto alla politica eugubina. Come sempre, lo faremo in totale trasparenza, nell’ottica della massima apertura al dialogo, disponibilità e coerenza.
Sarà un compito arduo e complesso, che dovrà vedere da parte di tutti una approfondita riflessione e l’assunzione delle proprie rispettive responsabilità, attraverso una seria autocritica sugli errori compiuti da tutti per poi da questi ripartire.
Con queste righe intendiamo lasciarci alle spalle il clima post campagna elettorale, che ha già visto troppe polemiche e denigrazioni, e che non aiuta la necessaria ricostruzione di un fronte unito e compatto.
Da subito ci proponiamo di attivare un percorso propositivo per ricostruire il campo di un nuovo centrosinistra, mettendo a disposizione della città il progetto che questo nuovo gruppo politico ha proposto a tutti gli eugubini, per dare valore alla fiducia che, con il loro voto, ci hanno dimostrato.
Grazie a tutti, porteremo in Consiglio comunale una opposizione seria e costruttiva nell’interesse della città e continueremo a lavorare e a impegnarci insieme a tutti voi, come abbiamo fatto fin dall’inizio perché “da soli si va veloci ma insieme si va lontano”, e noi vogliamo andare lontano, insieme a tutti gli eugubini.”
Gubbio Città Futura scrive agli eugubini: “pronti a ripartire dal centrosinistra”
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