Ottant’anni fa, il 22 giugno 1944, in quella tragica alba di inizio estate, loro non erano nati. Ma nemmeno i loro genitori e, in molti casi, neppure i loro nonni.
La memoria però è stata trasmessa, nelle famiglie e nella scuola. Così il testimone della pagina più dolorosa di Gubbio è passato di mano tra le generazioni e loro, appena adolescenti, lo hanno raccolto con convinzione.
I ragazzi delle classi terze della Scuola Media Mastro Giorgio – Nelli hanno portato a termine il progetto “Il dovere della memoria”, dedicato al ricordo dell’eccidio dei 40 Martiri e realizzato un video sull’esperienza che li ha accompagnati durante l’anno scolastico.
Il materiale raccolto e rielaborato nel “corto” (della durata di circa 40 minuti) verrà presentato domenica 16 giugno, alle 17, alla Sala Consiliare di Palazzo Pretorio. Un appuntamento in collaborazione con Comune di Gubbio, Associazione Famiglie 40 Martiri, Isuc e Diocesi.
Il progetto, che si è avvalso del contributo di storici e giornalisti che hanno ricostruito i fatti e riferito varie testimonianze, ha voluto riportare alla memoria quegli avvenimenti, facendo luce su una drammatica pagina cittadina inserita nella storia nazionale e mondiale, ma anche rendere quella vicenda alla portata di tutti, sensibilizzando le giovani generazioni e l’intera comunità.
Gli esperti sono intervenuti in classe e hanno dialogato con alunni e docenti, consentendo l’approccio alla storia come testimonianza e ricerca sul campo. Si sono così susseguite mattinate emozionanti e commoventi per tutti. Nelle aule c’è stata sempre grande attenzione e partecipazione.
Tutte le 12 classi terze, con il coordinamento dei docenti, hanno elaborato testi e immagini per formare un “mosaico” sulla storia dell’eccidio (i 40 martiri, il contesto, i fatti, i luoghi, le testimonianze, la ricostruzione, l’eredità, la memoria).
Un lavoro per riflettere su eventi che, pur lontani nel tempo, restano ancora profondamente scolpiti nell’anima di Gubbio e degli eugubini e per ribadire, oggi più che mai, il valore assoluto della pace.