Quarant’anni e non sentirli. Anzi, sentirli tutti in un bagaglio di competenze che conta anni di esperienza ma anche formazione continua. Dal primo solarium, ai tutorial online e una linea di skin care tutta sua, il centro estetico eugubino festeggia un compleanno importante.
Era il 16 marzo del 1985 quando Lorella Marsili, vent’anni e “figlia d’arte”, apre le porte del suo centro estetico di via Leonardo da Vinci. È una storia di donne: della madre di Lorella, Romana, parrucchiera affermata che trasmette alla figlia una passione per il mondo del beauty ma anche una visione imprenditoriale; di Lorella, che con coraggio investe in un settore, quello dell’estetica, che non rappresentava ancora ciò che è oggi e di Alice Nardelli, sua figlia, che a sua volta ha raccolto l’eredità professionale della madre per poi cucirsela addosso a modo suo.
“Il negozio era diviso in due parti: davanti era una profumeria mentre sul retro c’erano alcune cabine per i trattamenti. All’epoca a Gubbio c’erano soltanto altre due estetiste e il mondo dell’estetica non aveva ancora avuto quel boom che poi è arrivato negli anni ’90. Sicuramente essermi fatta conoscere iniziando a lavorare nel salone da parrucchiera di mia madre mi ha aiutata ma ciò che ha poi effettivamente conquistato e fidelizzato le clienti è stata la ricerca costante della novità e delle tecnologie più evolute. Sono partita attrezzando uno dei primi solarium della città, c’era la vasca idromassaggio. E così via, fino a qui e al terzo macchinario laser! Molti centri estetici non sono dotati di strumenti tecnologici ma noi negli anni abbiamo investito molto in questo.”
Alice entra in squadra da titolare dopo circa venticinque anni, poco dopo un cambio di pelle del negozio. La parte della profumeria aveva appena lasciato il posto alla vendita di make up e prodotti cosmetici di autocura, per proseguire i trattamenti a casa e l’attività era diventata quella di un centro estetico puro.
“Io però qui dentro ci sono praticamente nata. Mia madre è rimasta incinta dopo pochi mesi dall’inaugurazione del negozio, sono stata allattata qui. Da bambina ho frequentato il negozio un po’ per questioni pratiche e un po’ per curiosità e passione. Ho sempre sentito che era ciò che volevo fare ma, come tutti, da giovanissima ho avuto il mio momento di ribellione!”.
L’adolescenza è quel momento in cui cerchi di scoprire chi sei e Alice, per riuscirci, ha dovuto smarcarsi dalle aspettative altrui: “Mi dicevano ‘devi diventare brava come la mamma!’ e questo paragone mi ha frenato un po’. Ho fatto altri lavori ma non ho mai smesso di venire qui, mi piaceva. Ogni scusa era buona, per fare da cavia per qualche nuovo trattamento o per dare una mano”.
“Lorella non ha mai insistito affinché facessi questo lavoro – racconta Alice – non mi ha mai fatto pressione e questo è stato determinante. Anche quando ho iniziato a lavorare qui seriamente, mia madre ha approfittato per dedicarsi all’attività di consulente estetica e si assentava a settimane alterne. Lo ha fatto per la propria professionalità ma anche per lasciarmi spazio e per responsabilizzarmi. Certo, è stata una maestra severa, una perfezionista ma… Ora io sono peggio di lei!”
“Stimo mia madre, mi ispiro a lei ma non mi confronto con lei”, prosegue Alice. Forse Lorella sapeva già che a insistere non si ottiene nulla di buono: “Mia madre un po’ mi ha spinto, per lei dovevo essere parrucchiera e ci ho provato, finché non sono diventata allergica ai prodotti del salone, letteralmente!” – racconta sorridendo.
Mamma e figlia hanno entrambe una personalità molto forte e strutturata e quella di Alice è emersa prepotentemente durante l’epidemia da covid19. Nello stesso momento in cui creator e influencer trasferivano le proprie attività interamente sui social network, alcuni facendo fortuna, Alice ha saputo leggere e interpretare il momento: “Mi è servito anche per non impazzire, chiusa in casa. Al mattino accendevo la telecamera e raccontavo i trattamenti di bellezza che facevo. Sono arrivate tante interazioni ma non amo parlare di numeri. Di follower ne ho solo 3mila ma posso dire che sono “reali”, sono colleghe, clienti o persone che in qualche modo gravitano attorno al centro estetico e con le quali c’è un rapporto”.
Subito dopo è nata la linea di skin care del centro estetico, “per vere armanacche!” – dice Alice: una linea di prodotti base, creata a partire dalla selezione degli attivi tramite un laboratorio privato, scelti sulla base di anni di esperienza e di ascolto delle clienti.
“Il mio sogno – conclude Alice – sarebbe quello di aprire una scuola di estetica”. Le chiedo quale sia lo stato di salute dei centri di formazione umbri e quali sono i numeri, se sono molte le ragazze che desiderano intraprendere una strada simile e ne emerge un quadro in linea con le difficoltà odierne legate al mondo del lavoro.
Molti giovani mancano di una visione imprenditoriale, probabilmente scoraggiati dalle difficoltà economiche e tante ragazze finiscono per arenarsi in quelle attività che ora sembrano andare per la maggiore, come l’onicotecnica ma che non consentono di fare grandi salti professionali.
Il centro estetico di Lorella e Alice celebrerà per tutta la primavera questo compleanno a cifra tonda insieme a tutte le clienti che negli anni le hanno premiate con stima e fedeltà. Qual è stato il trucco? “Consulenza e protocolli personalizzati. Teniamo molto a studiare trattamenti su misura, così come per noi è fondamentale portare avanti i valori sui quali è fondato il centro estetico: innovazione, ricerca e formazione continua”.
Quarant’anni portati benissimo.