L’Assemblea legislativa regionale respinge la mozione e il commento della Presidente Proietti lascia perplessi.
L’Assemblea legislativa regionale ha respinto con 6 voti a favore e 12 contrari, la mozione promossa dal consigliere Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica) per “l’inclusione della città di Gubbio nei festeggiamenti per l’ottocentenario di San Francesco d’Assisi”.
Il voto ha certificato quello che si sapeva da due anni e che a suo tempo aveva fatto arrabbiare la precedente amministrazione comunale eugubina. Una mozione che è servita soltanto per dare un ulteriore smacco alla città dove Francesco vestì il primo saio e, checché se ne dica, luogo del più famoso episodio (vero o favolistico che sia) narrato nei fioretti: l’incontro col lupo.
“C’è forse qualcuno che non abbia sentito parlare del lupo di Gubbio? – si domanda lo storico francese Paul Sabatier – Sulle spiagge bretoni come nelle capanne della Sierra Nevada, le mamme cullano i figli cantando l’antica città medievale dalle vecchie torri merlate e i suoi abitanti spaventati dal feroce lupo”.
Terribile la risposta della presidente Proietti, che ha detto testualmente: “esiste la necessità della comunità di Gubbio di essere dentro alle celebrazioni dell’ottavo centenario. Anche altre città hanno questa necessità, da Stroncone a Montefalco passando per il Trasimeno”. Bisognerebbe chiedere alla ex sindaca di Assisi, come mai i negozietti di Assisi sono pieni di statuine di San Francesco e il lupo se questo episodio non merita di essere ricordato adeguatamente. Ma si sa, pecunia non olet.