Con l’intento di avere cura della persona nella sua interezza, non prendendo in carico soltanto la malattia oncologica, l’Associazione Eugubina per la Lotta Contro il Cancro ha donato all’Ospedale di Branca il dispositivo PaxmanScalp Cooler.
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Un’apparecchiatura che ha come obiettivo quello di contenere uno degli effetti collaterali più evidenti e temuti delle terapie oncologiche: l’alopecia. A questo serve il casco refrigerante “PaxmanScalp Cooler”, già in uso presso il reparto di Oncologia medica dell’ospedale di Città di Castello da circa 18 mesi, il primo in Umbria a beneficiare di tale dispositivo.
Al reparto di Branca sono circa 6.000 i pazienti in carico, oltre 300 effettuano chemioterapie e giornalmente vengono effettuate 14-15 chemioterapie endovena.
Questo apparecchio è stato donato in questi giorni al reparto di Oncologia del Presidio ospedaliero di Gubbio – Gualdo Tadino da Aelc (Associazione Eugubina per la lotta contro il cancro). Del valore di circa 47mila euro, l’acquisto è frutto di anni di raccolte fondi, iniziative e manifestazioni.
“Come da evidenze consolidate in letteratura scientifica, il ‘PaxmanScalp Cooler’ – ha spiegato Michele Montedoro, responsabile del reparto di oncologia di Branca – consente a circa il 70% dei pazienti sottoposti a chemioterapia (intervallo variabile dal 90% al 40% in base al tipo di trattamento) di ridurre l’alopecia a un tasso di grado lieve o nullo, grazie al suo sistema di vasocostrizione che riduce l’afflusso ematico al bulbo pilifero tramite l’applicazione di un casco che mantiene una temperatura costante tra 0° e -4°. Nonostante il dispositivo non impatti sulle prospettive di guarigione del paziente oncologico è estremamente rilevante il ruolo che può esercitare tale apparecchiatura nella preservazione di una buona qualità di vita durante i trattamenti.”