Per una serie di motivi, il pari ottenuto dal Gubbio a Campobasso va accolto come assolutamente positivo. Intanto perché permette di interrompere una lunga serie di sconfitte consecutive lontano dal Barbetti. Era da domenica 13 ottobre (vittoria a Legnago) che il Gubbio non riusciva a chiudere una gara in trasferta con qualche punto in tasca. Inoltre non era facile uscire indenni dallo stadio di un Campobasso in grande difficoltà (Braglia è stato esonerato al termine della gara) e intenzionato a dare tutto per tornare alla vittoria. Era fondamentale dare un seguito alla storica vittoria del turno precedente contro il Perugia per confermare che, nonostante le tante assenze che perdurano, forse è stato invertito il trend.
Che il Gubbio affronti gli avversari con un piglio diverso è ormai evidente. La squadra rossoblù non dà più l’idea di essere in balia degli avversari e anzi cerca di proporre il suo gioco senza pensare a chi ha di fronte.
Da ultimo, è importante anche il gol di Tommasini, spesso attaccato da alcuni tifosi. Sei gol poco dopo il giro di boa del campionato possono significare che il traguardo della doppia cifra non è una chimera. La gara dell’ora di pranzo in programma domenica 2 febbraio contro l’Arezzo apre un periodo di match sulla carta difficili. Saranno l’occasione giusta per valutare se i miglioramenti dell’ultimo periodo possono essere ormai considerati una base di partenza per affrontare in altra maniera l’ultima fase di campionato. Ci auguriamo che l’arrivo di Spina e qualche altro rientro da infortuni possano dare la spinta decisiva.