Barbara, Roberta e Michela sono tre signore di Caimariotti che puntualmente ogni anno si adoperano per realizzare addobbi e scene natalizie all’ aperto.
Lo fanno volontariamente, con spirito di appartenenza a un luogo che si sta lentamente spopolando.
Case ormai abbandonate fanno da sfondo alle loro installazioni. Forse alcune case-torre, a giudicare dall’ altezza delle porte all’ inizio del borgo. Vecchie porte, finestre, sportelli, hanno ripreso colore. Molto utilizzati il celeste, il rosso e il verde. E poi scale, gabbie, vasi, pezzi di cornice, tronchi di legno, attrezzi del lavoro contadino.
Tutto serve a realizzare. Colpiscono due natività dove san Giuseppe, la Madonna e Gesù sono realizzati rispettivamente in pietra e in tronchi di legno.
Non mancano elfi e babbo natale con copricapi rossi e barba bianca.
Un albero di natale abbellisce la vecchia fonte. Anche coppi decorati concorrono al tutto.
Così manifestano l’affetto al luogo e scongiurano il progressivo abbandono.
Anche d’estate, quando il borgo è più vitale, gli elementi di decoro non mancano e gli addobbi natalizi lasciano il posto a colori e attrezzi della vita contadina.
È Barbara Angeloni Bei a spronare al lavoro la sorella Roberta e l’ amica Michela.