Nuova sonata a festa del campanone di Palazzo dei Consoli: gli eugubini e i tanti turisti presenti in città potranno, infatti, sentire la “voce” inconfondibile di Gubbio e assistere alla gestualità straordinaria della Compagnia dei Campanari domani, domenica 29 dicembre, a mezzogiorno, in occasione delle celebrazioni promosse in tutta Italia per il riconoscimento UNESCO dell’arte campanaria tradizionale quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Un importante traguardo raggiunto dal Ministero della Cultura che vede valorizzata una delle sue più antiche e amate tradizioni. Dopo la Spagna, il riconoscimento ora è esteso anche all’Italia e rappresenta l’universalità e il valore condiviso di un’arte che accompagna da secoli il tempo della festa, unendo generazioni e culture.
“Voglio dedicare questo storico riconoscimento – ha commentato il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Gianmarco Mazzi – alle nuove generazioni, affinché possano continuare a preservare l’arte tradizionale dei campanari. Quel suono che proviene da migliaia di campanili sparsi in borghi e comuni di tutta Italia, tocca la nostra anima. È il famoso “suono della domenica”, evocato da Zucchero in una sua splendida canzone, che scandisce da sempre i nostri giorni di festa”.
Anche il sindaco Vittorio Fiorucci ha voluto omaggiare questo importante riconoscimento: “La città di Gubbio è onorata nel prendere parte a questa giornata di suono nazionale, che celebra non solo la secolare tradizione campanaria italiana, ma soprattutto le persone che rendono viva questa arte, i campanari. Voglio, dunque, ringraziare la nostra Compagnia dei campanari per il servizio e la dedizione alla città, alla sua storia e alle sue tradizioni più autentiche”.
Domani alle ore 16 i campanari suoneranno manualmente anche le campane della cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, in occasione della solenne apertura dell’anno giubilare nella Chiesa eugubina, celebrata dal vescovo, monsignor Luciano Paolucci Bedini.