È iniziato col piede giusto dal punto di vista turistico il lungo periodo delle feste di fine anno. Come ormai si verifica da tempo (con ovviamente le sole eccezioni di 2020 e 2021), le presenze nel mese di dicembre e nei primi giorni di gennaio fino all’Epifania fanno registrare numeri da grandi realtà turistiche.
Solo nell’ultimo fine settimana [13-15 dicembre ndr] (ma anche lunedì e martedì ci sono stati arrivi di comitive) sono stati oltre 60 gli autobus turistici che hanno portato in città migliaia di persone. Strapieni tutti i parcheggi delle zone limitrofe alle mura urbiche, ma anche quelli più lontani dal centro storico, come dimostrava benissimo la navetta gratuita sempre piena di persone che cercavano di raggiungere le proprie automobili o viceversa il centro cittadino. A grandi livelli anche l’afflusso di camper e roulotte.
Funziona bene anche il nuovo terminal bus in viale del Teatro Romano, oggi finalmente una strada “moderna”, riqualificata a dovere con marciapiedi percorribili, con lo spazio adeguato per salire e scendere dagli autobus (anche quelli delle linee urbane) e contemporaneamente consentire il normale transito veicolare nella via. Nel pomeriggio di domenica tutta quell’area sembrava il viale di una grande città turistica (mi viene in mente il Lungarno Aldo Moro a Firenze). Anche il parcheggio dell’ex Seminario, ampliato e riqualificato per intero, è oggi un’indispensabile valvola di sfogo per centinaia di automobili.
È ovvio che di fronte a numeri di quel genere, uniti ai lavori in corso in piazza 40 Martiri, qualche disagio sia inevitabile. Del resto, poter assistere gratuitamente a uno spettacolo come quello dell’albero di Natale del monte Ingino (e sottolineo gratuitamente, visto che in altre realtà umbre si paga per poter vedere), unito alla visita della città, è una calamita irresistibile.
Per ora siamo soltanto all’inizio: dal prossimo fine settimana inizieranno le vacanze di fine anno e sicuramente le scene viste qualche giorno fa si replicheranno e, anzi, aumenteranno. L’eugubino medio, lamentoso sia con pochi turisti che con i disagi dei grandi numeri, verrà messo a dura prova.