Il Gubbio scaccia i piccoli fantasmi che iniziavano a manifestarsi tra i tifosi dopo due sconfitte consecutive. Nel calcio, oggi più che in passato, conta solo il risultato e, come sempre accade quando non arrivano le vittorie, serpeggiano i mugugni. Più che salutare dunque la vittoria conquistata a Pineto, per giunta in rimonta dopo un avvio in salita.
Taurino ha proposto alcune novità nella formazione iniziale cercando soluzioni diverse per allentare l’isolamento di Tommasini, acuito ieri dalla contemporanea assenza del lungodegente Di Massimo e da quella di D’Ursi, fino ad oggi indispensabile nelle politiche avanzate del mister ex Monopoli, ma alle prese con problemi fisici non più occultabili.
Eppure, nonostante le difficoltà iniziali portate con sé dai problemi di formazione soprattutto in attacco e acuite dal gol degli abruzzesi, la formazione rossoblù ha reagito con carattere ribaltando il risultato nei minuti finali del primo tempo con uno scatto d’orgoglio.
Le reti di Tozzuolo (la seconda con la maglia del Gubbio) e di Tommasini hanno spazzato via in pochi minuti tutte le critiche, molte anche ingiuste, di queste ultime settimane. In particolare Tommasini è riuscito a scrollarsi di dosso in un colpo solo due macigni molto pesanti per un attaccante: il lungo digiuno dal gol e l’errore dal dischetto che aveva macchiato l’immeritata sconfitta di Arezzo. Ieri il numero 9 rossoblù si è guadagnato il tiro dagli undici metri con un movimento da attaccante di razza e poi ha trasformato il rigore spiazzando Tonti.
Tra una settimana la formazione di Taurino sarà ancora in trasferta, questa volta sul campo del Legnago ultimo in classifica con l’obiettivo di guardare di nuovo verso l’alto.