Si è spento nella tarda mattinata di oggi all’età di 83 anni Giampiero Bedini, storico corrispondente del quotidiano “La Nazione”, tra i fondatori dell’emittente cittadina Radio Gubbio e in seguito di TRG della quale è stato in due diversi momenti anche direttore e presidente. Per oltre trent’anni al lavoro nella locale Azienda di Promozione Turistica che ha anche diretto a lungo prima del pensionamento, Giampiero è stato un vero e proprio agiografo della vita cittadina degli ultimi sessant’anni, raccontandone pregi e difetti, vizi e virtù, momenti felici accanto ad accadimenti tristi o tragici, sempre con toni pacati e mai sopra le righe: un vero e proprio “signore” della penna e della tastiera. In Giampiero era vivo un forte sentimento religioso presente anche nella sua professione giornalistica e che lo ha visto corrispondente per decenni del settimanale cattolico umbro “La voce”. Proprio per questo gli hanno espresso gratitudine il vescovo Luciano Paolucci Bedini, la Curia diocesana e la direzione dello stesso periodico.
Le sue grandi passioni raccontate tutta la vita: il Gubbio e la Festa dei Ceri. Della squadra di calcio, Giampiero è stato senza ombra di dubbio il cronista più longevo negli oltre 110 anni di storia del sodalizio rossoblù. Dai primi anni ’60 le sue assenze in tribuna stampa si contano letteralmente sulle dita di una mano e anche nell’ultima parte della scorsa stagione, quando il male che lo affliggeva e che lo ha portato alla morte lo aveva aggredito con più virulenza, la sua presenza allo stadio Barbetti è stata quasi costante. Appena appresa la notizia della sua scomparsa questa mattina, il collega Roberto Barbacci ha proposto che gli venga intitolata la sala stampa dello stadio cittadino. E’ una proposta che ci sentiamo di appoggiare senza dubbio alcuno e che speriamo venga presto presa in considerazione da Comune di Gubbio e società di calcio.
La Festa dei Ceri Bedini l’ha raccontata in tutti i modi: sulla carta stampata, al microfono della radiotv locale e fino al 2022 in piazza Grande in tutti gli anni in cui ha ricoperto il ruolo di speaker al momento dell’alzata. La Festa è stata nei suoi pensieri fino agli ultimi giorni di vita. Poco tempo fa aveva scritto un contributo a metà tra la storia e la cronaca con aneddoti, date e vicende della secolare manifestazione eugubina e me lo aveva inviato per farmelo leggere e chiedere una mia (indegna) opinione. Forse voleva darlo alle stampe, ma stava continuando nell’opera di scrittura e limatura. Molto importanti soprattutto le date e i fatti degli ultimi decenni, periodo nel quale il suo prezioso archivio personale si arricchiva ogni anno di più con le notizie raccolte per il quotidiano “La Nazione”.
Già dal pomeriggio odierno è possibile rendere omaggio a Giampiero Bedini nella camera ardente allestita presso i locali nel chiostro di Sant’Agostino. Le esequie si svolgeranno sabato mattina alle ore 10 nella stessa chiesa parrocchiale.