Sono finiti i festeggiamenti per la storica vittoria elettorale del centrodestra a Gubbio, il cui candidato è riuscito a entrare per la prima volta dal dopoguerra a Palazzo Pretorio. La poltrona di sindaco, fra onori e oneri, non è però così comoda.
Vittorio Fiorucci ha già ricevuto le consegne da Filippo Mario Stirati che lo ha accolto all’ingresso di Palazzo Pretorio e poi nell’ufficio che è stato suo per dieci anni. Lì, davanti a un piccolo drappello di giornalisti, Stirati ha mostrato a Fiorucci il fazzoletto bianco col quale il primo cittadino dà il via alle birate in Piazza Grande la sera del 15 maggio. Il fazzoletto è ben esposto in una cornice color legno scuro e venne ricamato e donato al Comune nel 1996 dalla signora Anna Maria Rossi per porre rimedio all’atto “sacrilego” compiuto dal sindaco Paolo Barboni il 15 maggio dell’anno precedente, quando sprovvisto di un normale fazzoletto bianco da tasca fino ad allora usato, nella concitazione del momento e per dare il via in tempo alle girate aveva agitato il fazzoletto rosso da ceraiolo che teneva al collo. Apriti cielo! A molti era sembrato un affronto dalle connotazioni politiche. Altri tempi.
Vittorio Fiorucci ha “tirato la brocca” il 15 maggio 2011 ed è stato presidente della famiglia dei ceraioli di San Giorgio e quindi Stirati, anche lui ceraiolo sangiorgiaro, ha forse immaginato di stemperare in questo modo quel po’ di tensione che un passaggio di consegne così storico si portava con sé. Chissà se Fiorucci, guardando il fazzoletto, avrà pensato quanto è ancora lontano il prossimo 15 maggio, quando sarà lui a sventolarlo dalla finestra della sala del Consiglio Comunale. In mezzo c’è poco meno di un anno che si annuncia di duro lavoro e di problemi anche complicati da risolvere.
La prima giornata ha portato subito due grane: una la si conosceva già da tempo, quella dello stadio Barbetti che ha bisogno di urgenti lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, l’altra è esplosa proprio in queste ore e riguarda la piscina comunale, che rischia di rimanere chiusa per molto tempo e di saltare tutta la stagione estiva. Questa dell’impianto natatorio, se uno avesse avuto la sfera di cristallo per sapere che Alessia Tasso non sarebbe arrivata nemmeno al ballottaggio, ha tutta l’aria di sembrare un boccone avvelenato lasciato per strada dalla giunta uscente. Quello che c’è di certo è che la campagna elettorale è finita. I festeggiamenti di poche ore prima, con tanto di fuochi d’artificio, un lontano ricordo.
Tra un paio di settimane ci sarà la prima seduta del nuovo consiglio comunale, nel quale per contare le vecchie conoscenze basteranno poco più delle dita di una mano. Le novità quasi tutte sui banchi della maggioranza. Le opposizioni saranno invece quanto mai divise, al limite del tutti contro tutti, sia per appartenenze politiche ma soprattutto per quanto successo in questo voto amministrativo e in altri passati e questo forse potrà essere un vantaggio per Vittorio Fiorucci. La città, se così sarà, avrà invece solo da perdere.