Ci sembra giunto il momento di fare chiarezza, per fornire una corretta informazione ai cittadini e in particolare al popolo progressista di Gubbio e non solo. Anche noi, come tutti i candidati che fanno riferimento al centrosinistra, riceviamo sollecitazioni a tenere unito il fronte. Le vicende che hanno portato a questa frantumazione sono sotto gli occhi di tutti: rispetto a ragionamenti politici di buon senso sono prevalse le ambizioni personali di alcuni e le carriere da garantire di altri.
È stato impedito un confronto sereno tra eugubini, chiamando dirigenti regionali a imporre candidature e coalizione. Ora ci si accorge della debolezza di quelle scelte e ci si appella al voto utile o ad altre insinuazioni attraverso ‘ottimati’ commentatori politici fedeli alla causa del palazzo.
L’unico vero voto utile
Il vero voto utile è quello per Gubbio, è quello che si dà indicando il miglior candidato a sindaco e la migliore coalizione. Si pretende riconoscenza per le “concessioni date a singoli e gruppi nel corso della legislatura” come nella tradizione dei signorotti dei Promessi Sposi. Si continua a utilizzare l’attività amministrativa, che è patrimonio di tutti, come strumento permanente di campagna elettorale.
C’è bisogno di aria nuova e di ricambio
È sotto gli occhi di tutti, ed emerge ora più che mai, quanto ci sia bisogno di aria nuova, di ricambio, di propositività nuova, di mettere in campo energie fresche e competenze reali. Nel centrosinistra c’è bisogno di una identità profondamente rinnovata, che vada al di là delle sigle dei partiti che sono scatole vuote come i risultati elettorali hanno in pasato dimostrato. E chi è stato malamente escluso dal cosiddetto Patto Avanti non può perseguire le stesse logiche di potere che hanno portato a questa situazione; sbaglierebbe a ricercare posizioni personali, magari guardando al secondo turno.
Impegnati per il futuro di Gubbio
Noi ci abbiamo provato in maniera convinta a comporre il fronte progressista, prima con gli uni e poi con gli altri, nel solo interesse della città e ci crediamo ancora. Senza pretese o accordi di potere che non ci appartengono. Restiamo impegnati fino all’ultimo minuto per evitare la disgregazione e per dare un futuro che metta al centro il bene della città.”