Modelli di formazione “vincenti” che fanno scuola anche al di là dei confini italiani. Non c’era modo migliore per festeggiare ben 113 anni di attività e il nuovo corso del Centro di Formazione, “G.O. Bufalini” dopo la recente nomina del Presidente, Giovanni Granci e del Cda.
Il progetto “Montessori in the VET”, di cui è promotore l’ASP G.O. Bufalini, è stato finanziato nel 2019 nell’ambito del programma Erasmus+, il programma dell’Unione Europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport. Partner del progetto sono i centri di formazione professionale “EPRALIMA” (Portogallo), “IES San José de la Rinconada” (Spagna), “Hristo Botev” (Bulgaria), “Liepaja University” (Lettonia), l’organizzazione OpenCom – responsabile della comunicazione – e Tela Umbra, quale ente esperto nel settore dell’artigianato artistico. Nei giorni scorsi, lo staff dell’ASP G.O. Bufalini ha preso parte ad una mobilità di 5 giorni a Siviglia presso il Centro di Formazione professionale “IES San José De La Rinconada”. Alla mobilità hanno partecipato, Maria Teresa Crocioni e Laura Rossi, che hanno avuto modo di confrontarsi con i partner spagnoli, bulgari, lettoni e portoghesi del progetto circa le possibili metodologie per migliorare la qualità dell’offerta formativa e la possibile applicazione dei principi del Metodo Montessori alla formazione professionale. Durante l’attività formativa a Siviglia, il personale dell’ASP Bufalini ha avuto modo di visitare alcuni centri di formazione professionale, il Centro Educativo Andaluso, una scuola montessoriana, la sede del Municipio “La Rinconada” e la “Compagnia Airbus”, quale azienda in cui si sperimenta l’efficacia del Sistema Duale. Maria Teresa Crocioni è stata anche ospite di un’intervista a “Radio Rinconada”, dove ha disseminato i risultati di progetto raggiunti finora. Il progetto “Montessori in the VET” terminerà nel mese di novembre, dando luogo ad uno studio di fattibilità circa la possibile applicazione del Metodo Montessori ai settori dei servizi, della meccanica e dell’artigianato artistico, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa degli Istituti coinvolti e l’efficacia dei metodi di insegnamento, soprattutto per le fasce più deboli e a rischio dispersione scolastica. “Durante il progetto – hanno precisato le responsabili – abbiamo difatti scoperto che molte pratiche quotidiane applicate nei Centri di Formazione professionali sono molto simili ai principi montessoriani: il concepire l’errore come un’occasione, la centralità della manualità, il lavorare per rendere autonomi i propri studenti, passaggio importante per poter entrare nel mondo del lavoro. L’applicazione dei principi montessoriani alla formazione professionale consentirà inoltre di sperimentare la strutturazione degli spazi didattici secondo una logica flessibile, così da stimolare la creatività e l’apprendimento degli allievi.”
Il modello pratico-didattico della “Bufalini” fa scuola in ambito internazionale: delegazione del centro tifernate a Siviglia
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