Sabato 19 marzo l’Associazione Altotevere Contro il Cancro ha presentato alla cittadinanza leattività primaverili, con una conferenza pubblica che si è tenuta presso l’Officina della Lana del Centro di Formazione Professionale Bufalini.
“Era auspicabile ed è accaduto. Pieno successo di “Ricominciamo” la giornata dedicata alla ripresa dell’attività dell’AACC – così esordisce il presidente Italo Cesarotti – un successo legato alla speciale accoglienza e disponibilità del Centro di Formazione Bufalini e alla concretezza delle iniziative presentate”.
L’AACC infatti riparte con il tradizionale Mese della Prevenzione, questo anno dedicato allo screening del tumore al seno per donne tra i 25 e 39 anni e della cervice uterina a partire dall’età di 15 anni (prenotazioni allo 075.8510230, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12),
ma poi anche con la ripartenza dell’attività delle volontarie all’interno degli ambulatori di
Oncologia e Radioterapia dell’ospedale di Città di Castello, con il trasporto dei pazienti nei centri regionali ed extra regionali per effettuare le terapie e il ritorno alle tradizionali attività semprevicine alla popolazione altotiberina.
“Sentito grazie al Presidente associazione AACC Italo Cesarotti, a tutto il consiglio e volontari, e al gruppo “farfalle”, per la ripresa dell’attività che coincide con il mese della prevenzione in Aprile, una lodevole iniziativa che coinvolgerà tante persone. La sinergia
con gli operatori sanitari ad ogni livello consentirà, come avvenuto finora, di raggiungere un
numero sempre più elevato di utenti e sensibilizzare alla prevenzione. Un segnale importante di ripartenza che le istituzioni non potranno non sostenere, comune in testa”. Questo è quanto dichiarato dal sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, presente all’appuntamento assieme ad altre figure istituzionali della vallata.
Durante la mattinata è stata inaugurata anche la mostra “Arte come Cura”, visitabile fino al 3 Aprile presso la Bufalini, che ha sorpreso i partecipanti e il numeroso pubblico presente anche per il messaggio di sofferenza, umanità e solidarietà che si coglie nelle bellissime opere esposte.