L’amministrazione presenta la nuova illuminazione di centro storico,
frazioni, monumenti e territorio comunale che realizzerà ENGIE, leader della decarbonizzazione edell’efficienza energetica, destinata a cambiare il volto e i consumi della città. Il progetto prevede la riqualificazione energetica totale dell’illuminazione stradale e della rete elettrica, con la realizzazione di nuove linee e l’ottimizzazione di quelle esistenti per un totale di quasi 17 km di rete elettrica efficientata. Saranno inoltre installate oltre 6mila luci LED ad alta efficienza che consentiranno un risparmio dei consumi energetici di oltre il 70% pari alla piantumazione di 52.000 alberi ad alto fusto.
Un appuntamento che diventa un’occasione per riflettere su sostenibilità, impatto ambientale ed efficientamento dei consumi insieme al noto meteorologo e climatologo Luca Mercalli, che è intervenuto ieri pomeriggio, mercoledì 16 marzo, alle 18 nella Sala ex Refettorio della Biblioteca Comunale Sperelliana.
“Riqualificazione energetica e taglio dei consumi: una nuova luce in città”: questo il titolo
dell’incontro con Mercalli, divulgatore e accademico italiano noto al grande pubblico per le
partecipazioni a “Che tempo che fa” e per aver condotto “Scala Mercalli”, in onda per 6 puntate il sabato sera su Rai 3. Mercalli è presidente della Società meteorologica italiana e nel 1993 ha fondato la rivista Nimbus , della quale conserva la direzione. È autore di articoli scientifici su riviste internazionali e di editoriali in tema di sostenibilità ambientale, città di transizione, picco del petrolio e scenari climatici usciti su La Stampa, la Repubblica, Il Fatto Quotidiano.
Con Mercalli alla Sperelliana sono intervenuti il sindaco Filippo Stirati, l’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili e Marco Massaria, Direttore Area Nord di ENGIE Italia.
“Presentiamo oggi – sottolinea il sindaco di Gubbio Filippo Stirati – un grande progetto strategico per il quale è occorso un intenso lavoro, impegno e tenacia, che è destinato, pur in tempi abbastanza dilatati, a modificare in modo sensibile e strutturale il volto della città, in termini di qualità della pubblica illuminazione complessivamente intesa, e in particolare della valorizzazione del centro storico. Un’operazione dal grande significato energetico, che in un momento come questo diventa più che mai opportuna, e che fa della sostenibilità non una parola vuota ma una concreta pratica. Declinati in questa come in tante altre direzioni, questi sono i progetti che cambiano le dinamiche di una pubblica amministrazione”.
“Oggi diamo l’avvio a un progetto – spiega anche l’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili – che va oltre una gestione limitata nel tempo e nello spazio, perseguendo un lavoro equamente distribuito nel territorio. Fondamentale sarà anche la messa in sicurezza di tanti punti luce e necessità di dare risposte a parti della città e del territorio ancora poco o per niente servite, nell’ottica non della dispersione luminosa, ma della piena efficienza illuminante”.
“ENGIE vuole accelerare la transizione verso un’economia carbon neutral attraverso progetti dedicati ai territori che vanno nella direzione della de carbonizzazione – afferma Marco Massaria, Direttore Area Nord di ENGIE Italia – la città di Gubbio è un esempio virtuoso di come sia possibile valorizzare uno tra i patrimoni più ricchi di storia del nostro paese attraverso l’impegno congiunto di amministrazione pubblica e azienda privata. Gli interventi studiati per la città in un’ottica di “lighting design” permetteranno di rinnovare completamente il parco di illuminazione pubblico, valorizzando a pieno la bellezza dei monumenti e dei palazzi storici. L’utilizzo del LED sul complesso dei corpi illuminanti comporterà un beneficio sia sui consumi energetici, riducendoli di oltre il 70%, sia sulla qualità dell’aria con un taglio delle emissioni di CO2 in atmosfera di 1.150 tonnellate di CO2 all’anno. Ad oggi ENGIE gestisce e ha riqualificato in Italia 550mila punti luce evitando l’emissione in atmosfera di più di 55mila tonnellate di CO2 ogni anno”.